Da sinistra a destra: Pietro Mantovano e Mauro Cancian

Da sinistra a destra: Pietro Mantovano e Mauro Cancian

Pietro Mantovano, presidente AAEE: “C’è il rischio di discriminare alcuni pazienti in base alla regione di appartenenza, speriamo si possa ovviare presto a questa difficoltà”

La chiave del successo nella lotta all’angioedema ereditario è la capacità di ‘fare rete’”, spiegano Pietro Mantovano, presidente di AAEE (Associazione volontaria per l’angioedema ereditario e altre forme rare di angioedema), e il professor Mauro Cancian, presidente di ITACA (Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema, organizzazione che riunisce i 23 centri di riferimento italiani per l’angioedema) e direttore dell’Allergologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova.

“Rete tra pazienti, rete tra centri di riferimento, rete con le associazioni, con gli ERN (European Reference Networks) e con le altre reti europee, tra specialisti del settore, decisori politici e parti sociali”, afferma il professor Cancian. “Una rete dinamica, che unisce, collega e permette di lavorare insieme con un unico ambizioso obiettivo: il benessere dei pazienti”.

L’angioedema ereditario è una rara malattia di origine genetica che non va sottovalutata: si caratterizza per la comparsa improvvisa di gonfiori (edemi) della cute, delle mucose e delle sottomucose, con conseguenze anche molto gravi (l’edema alla laringe…